Nell’articolo scorso ti avevo parlato di sformi e raggi.
Clicca qui per leggerlo.
Come lo sformo, il raggio e lo spessore di parete contribuiscono al successo del tuo progetto o come al suo fallimento.
Vediamo come.
Durante la progettazione di un pezzo è importante definire lo spessore della parete considerando la tipologia di poliuretano che verrà utilizzato per lo stampaggio del nostro pezzo, questo è un altro fattore che contribuisce alla riuscita del pezzo stampato per scorrimento, peso e robustezza.
Investire qualche risorsa in più in questa fase ti farà risparmiare notevolmente in futuro, inoltre è la mossa che ti garantisce la certezza di un risultato ottimale.
Chi sviluppa un nuovo progetto, nel 90% dei casi, non ne parla quasi mai con chi realizza lo stampo, che in realtà è la persona che deve prenderti per mano e spiegarti tutte queste cose sulla base delle esigenze del tuo progetto e della tipologia di poliuretano che andrai a stampare.
Si è abituati a pensare che il costo del tempo che lo stampista impiega a sformare il pezzo è NULLO, rispetto al costo dello stampo.
Questo non è assolutamente vero.
È tutto in relazione al tipo di geometria che dobbiamo stampare e lo sformo dipende dal tipo di particolare, ma anche dalla tipologia di poliuretano e dal suo ritiro.
Applicare sformi e raggi significa rimuovere da una geometria i raggi, applicare lo sformo e rimettere i raggi.
Se parliamo di un vaso cilindrico servono 10 minuti, se però parliamo di una cover per una macchina medicale, di un paraurti o di un particolare tecnico con 1000 pareti da sformare servirà molto più tempo.
Che nessuno pensi che basta schiacciare un pulsante della tastiera e fa tutto il CAD.
Ecco quindi che il costo di una revisione del pezzo ha la sua incidenza.
Lo sformo e il raggio non sono necessari per la realizzazione dello stampo da poliuretano, ma dovrebbero essere applicati al vostro pezzo per svariati motivi, in quanto l’eliminazione delle pareti in squadro e degli angoli vivi migliorerà lo scorrimento del materiale, la consistenza del pezzo e una migliore estrazione.
Questi suggerimenti non sono una richiesta necessaria per chi realizza lo stampo, ma sono ESIGENZE CHE RICHIEDE IL POLIURETANO COME MATERIALE.
Il poliuretano iniettato che riempie la cavità dello stampo scorre meglio attorno agli angoli arrotondati e agevola la risalita sulle superfici sformate, proprio come un fiume quando scorre. I fiumi non seguono angoli a 90 gradi e aree in sottosquadro, infatti in queste zone il flusso dell’acqua smette di scorrere e troviamo zone stagnanti, perché il flusso dell’acqua scorre con massima facilità verso la destinazione finale.
Allo stesso modo, il poliuretano segue il percorso che gli offre meno resistenza per limitare le sollecitazioni sul materiale e sullo stampo. Come nel fiume potremmo avere una zona stagnante che in questo caso è una bolla d’aria che non ha seguito il flusso del materiale, e adesso ti faccio conoscere un altro parente stretto dei due gemelli: lo sfiato.
Clicca qui per leggerlo
Con il prossimo articolo potrai capire di quanti benefici potresti avere se affrontassi il lavoro in un modo diverso.
Grazie per il tempo che hai dedicato alla lettura di questo articolo.
Tutte le informazioni e le esperienze riportate in questo articolo sono frutto dell’attività di progettazione, sviluppo e realizzazione di modelli e stampi svolta da SD Srl.
Per domande, chiarimenti o approfondimenti in merito a questo o ad altri argomenti riguardanti gli stampi, le attrezzature o all’intera filiera del poliuretano scrivi a saladiego@sdstampi.it
Trovi l’elenco completo delle nostre pubblicazioni tecniche cliccando qui:
https://www.sdstampi.it/#!/news
SD Srl
Diego Sala
Email: saladiego@sdstampi.it
https://www.sdstampi.it/